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LE COSE HANNO IL POTERE CHE TU GLI DAI

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Inaugurazione 18 novembre 2011, ore 12.30 – 17.30
 Fermata ACTV Bacini
Spazio Thetis, Arsenale Novissimo, Venezia
Artisti Invitati:
Alice Andreoli – Marco Andrighetto – Federico Arcuri – Luca Bidoli – Gabriele Bonato – Mirko Canesi – Giorgio Cassone – Giuseppe Ciracì – Lucia Lamberti – Luca Moscariello – Patrizia Novello – Wang Pan – Giovanna Rigattieri – Chiara Sorgato – Francesca Zucca
L’arte contemporanea in questo primo scorcio di millennio si specchia trasversalmente, spiazzata da antenati illustri, interdisciplinarietà e metalinguaggi.
La conseguenza è un’oscillazione psicologica che rende difficile la pratica del presente se non tramite il raccordo di un linguaggio e un atteggiamento fortemente individualistico nei confronti del mondo. La pittura contemporanea ancor più di ogni altra pratica artistica è interrogazione e oggetto d’interrogazione, affondando in radici antiche, dai tatuaggi di Lascaux fino ad arrivare alla dimensione basata su geometrie, monocromi, gestualità folle, dripping, per approdare alle derive di fine millennio, le ibridazioni linguistiche anche di stampo performativo ridimensionate dopo la caduta delle Torri, dopo la cesoia imprescindibile dell’11 settembre 2001. Allora si è proposta una nuova sensibilità figurativa nella quale segni netti e gesti energetici hanno restituito vigore, senso e uno spessore contemporaneo all’impianto della pittura d’immagine e alla superficie pellicolare senza alcuna schizofrenia tra astrattismo e
informale. In una naturale tendenza all’entropia la capacità della pittura è ora la rielaborazione dei suoi codici in una chiave di complessità che si rivela in una trasversale mancanza di linearità e fluida narrazione.
Le cose hanno il potere che tu gli dai è una mostra grintosa, eccessiva, bulimica ed energetica. È un’esposizione corale di giovani pittori contemporanei, un dialogo tra artisti mutanti dal linguaggio comune e dalle modalità espressive affini, ma originali nella loro propria personale cifra stilistica.
Nella visualizzazione delle opere si snodano modi differenti di interpretare i segni sulla tela e sulla carta, si colgono gesti per srotolare parola e forma come fosse un suono e avesse una sua propria pulsione e risonanza, per fermare le immagini, accavallare figure, paesaggi, forme e colori.
Le tele degli artisti di Le cose hanno il potere che tu gli dai sono provocazione ed appartenenza, sono poesia e rimando concettuale, cifra stilistica grintosa, immediata, frontale, ma mai aggressiva.
Senza distrazioni lo Spazio Thetis, nel labirinto degli elementi allestitivi composti, affronta le modalità proposte dalle opere con un’apertura totale, disincantata seppur consapevole, con la duttilità di un organismo che apre le sfide possibili e con l’azzardo coscienzioso di chi crede all’autenticità, al plusvalore del senso, al progetto mai concluso e mai vinto dell’arte contemporanea che mantiene l’aspirazione universale di sorprendere l’ineluttabilità del destino entropico, del travalicare il tempo, avvicinare lo spazio e ingannare la morte, almeno nella magia circoscritta, inaspettata ed immortale dell’arte.
Martina Cavallarin

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